La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e dell’assessore alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, ha deliberato le modifiche al Regolamento – emanato nel luglio del 2011 nell’ambito del Progetto regionale Piccole produzioni locali (Ppl) – per la produzione, lavorazione, preparazione e vendita diretta di prodotti lattiero-caseari tipici di malga, come formaggio, ricotta e burro.
Nel dettaglio, il cambiamento apportato dall’Esecutivo regionale – informa una nota – riguarda il comma 6 dell’ articolo 3 all’interno delle disposizioni relative all’ambito di applicazione. In particolare, allargando il periodo dai 6 ai 9 anni, viene prorogato il regime di sperimentazione della disciplina delle produzioni normate dal regolamento.
Questo prolungamento consente di operare nel rispetto della legge nelle more dell’ approvazione della notifica del progetto in Comunità europea.
“Si tratta – ha spiegato il vicegovernatore Riccardi – di un progetto che ha dato dei risultati molto interessanti senza dover costruire nuove strutture sul territorio. Consentiamo e regoliamo infatti questo tipo di produzione anche all’interno delle case, a beneficio degli operatori. Un buon esempio – ha concluso – per abbattere la burocrazia ed esprimere al meglio la produzione dei nostri prodotti locali”.
Da parte sua, l’assessore Zannier ha sottolineato come: “la decisione assunta, oltre a rafforzare la garanzia della salubrità del prodotto, conferisce continuità a questo tipo di produzioni tipiche di una realtà particolare come quella delle malghe. Dal punto di vista sanitario, l’obiettivo è quello di garantire un elevato livello di sicurezza alimentare per questi prodotti provenienti da ambienti di lavorazione con requisiti strutturali peculiari.”
Nella delibera, infatti, si fa anche riferimento a una nota che sarà compresa nel manuale derivante dal Regolamento, la quale riguarda la gestione e il monitoraggio sanitario degli animali in alpeggio, ovvero al pascolo.
Lo scopo finale, a garanzia dei consumatori, è che il latte prodotto sia sano e proprio in questa direzione si concentra l’impegno della Regione che finanzia le analisi a cui i bovini di malga devono essere sottoposti.
Esami – di carattere microbiologico e sulle cellule somatiche – che sono affidati all’ Istituto zooprofilattico delle Venezie.
in copertina: produzione artigianale di formaggi in malga
Preparazione del formaggio in un disegno del XIV secolo
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< N.d.R a chi fosse interessato ad esercitare la antica e nobile arte dell’alpeggio,
consigliamo di consultare il sito ERSA:
L’ERSA, in collaborazione con le ASS 3 e 5 e Promoturismo, organizza un corso per malghesi (36 ore totali) intitolato: “Le produzioni lattiero casearie in alpeggio. Come migliorarle e promuoverle. Nozioni di tecnologia e sicurezza alimentare”.
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